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7 novembre 2012

Oggi diamo una seconda vita a...

 

Eccomi dopo un pochino di silenzio. Oggi inauguro la mia nuova rubrica: "diamo una seconda vita a..."
In un post precedente avevo condiviso con voi il mio disappunto su quanta spazzatura produciamo e mi ero prefissa di trovare qualcosa da fare nel mio piccolo.  Da qui nasce l'idea di questa rubrica. Provare a creare qualcosa usando materiale di recupero,  creatività e soprattutto tanto divertimento.
Vorrei trasmettere il messaggio di analizzare un oggetto prima di buttarlo,  chissà magari gli si può dare una seconda vita.

Ed ecco a voi il primo recupero.
Prima ombrello distrutto
Ora borsa per fare la spesa impermeabile, leggera e poco ingombrante.

Nel caso voleste provare contattatemi pure.
A presto

Dimenticavo, anche il manico é stato recuperato, come supporto per dei tubi

 

Fase 1: l’ex ombrello

Fase due: ho scucito la parte di stoffa e l’ho lavata

 
Fase 3: Progetto della borsa
 
Fase 4: Borsa finita


16 ottobre 2012

E tu che piede sei?

Girando a Brunico,  in un negozio di articoli sportivi, mi sono imbattuta in questi simpatici ed educativi cartelli. Pareva di leggere un libro illustrato gigante.

Ogni tanto bisogna ricordare quanto i piedi siano importanti e dedicare a loro la giusta cura ed attenzione.

A presto e ricordatevi di guardare il mondo anche dalla prospettiva dei piedi!



11 ottobre 2012

Due passi vicino casa

Camminare in salita,  guadagnare quota gradualmente, vedere la prospettiva cambiare passo dopo passo, liberare la mente e sentirsi leggeri.  Ecco un bel modo per passare la domenica, salutare ed ecologico.


29 settembre 2012

La mia prima vendemmia

 

Mario Colombelli - Vendemmia

Sono felicemente stupita.
Sono felicemente innamorata della vendemmia. Non credevo che mi sarebbe piaciuta così tanto.

La bellezza della vendemmia non è solo nel gesto in sé, nel continuo cercare grappoli, tagliarli e metterli nel cestino, nell’ avanzare tra i filari a ritmo di danza passo dopo passo, parlando con il tuo dirimpettaio.

La vendemmia è aggregazione, è famiglia, paese, è momento di unità, dove generazioni diverse, fisicità e forze disomogenee creano un’unica entità.

Si ride, si scherza, si mangia.

La vendemmia è tutto questo!

17 settembre 2012

Amici in casa

Ogni tanto vengono a trovarmi amici inaspettati. Il problema non è tanto la questione "sorpresa",  direi piuttosto trovare il modo gentile ed indolore per farli andare via.



13 settembre 2012

Un pensiero che mi turba


Scatolame inutile

Sono settimane che ho un pensiero che mi turba.
Non so se mi sconvolge di più il pensiero in se, o il fatto che solo ora mi sono accorta e turbata di ciò finendo così in quella categoria tanto criticata da me: “parlano bene ma razzolano male”
Tutto è iniziato il giorno che ho scattato questa foto.
All’apparenza è una normale scatola di dolcetti, molto bella esteticamente e dal look molto accattivante pronta ad invogliare anche i “palati” meno golosi.
Se invece la si guarda da un’altra prospettiva, quella scatola non è bella, e non è accattivante per niente. Pensate, 80 grammi di prodotto richiedono 100 grammi di imballo la cui maggioranza è plastica o miscela di materiali nemmeno riciclabili! Dovrebbe essere naturale inorridire davanti ad una cosa del genere, dovrebbe venire istintivo non comprarla e lasciarla sugli scaffali dei negozi, ed invece no: è normale comprarla, aprirla, godere 3 minuti ma aver prodotto tanto scarto!

Questa vicenda mi ha fatto ricordare un articolo che avevo letto di una giornalista inglese della BBC, che aveva tentato per un mese di vivere senza produrre rifiuti plastici. Purtroppo non ci è riuscita, ha ottenuto una riduzione dell’80% ma non il tanto atteso 100%. (qui trovate articolo e blog). Guardiamo il lato positivo, se ognuno di noi riducesse dell’80% la quantità di plastica sarebbe già un risultato stupendo, ma quello che mi preoccupa è come ottenere il 100%

Io non ho risposte, sto cercando la mia strada, il mio modo di vivere per fare meno danni. La faccenda è complicata, ci vogliono tempo, forze ed energie. Non si tratta solo della plastica, o degli imballaggi, il discorso è molto più ampio: pensate ai prodotti per la pulizia della casa, dell’igiene, i prodotti per la bellezza, etc…. tutti questi possono contenere sostante nocive, quindi il vero nemico non è solo la plastica, ma l’uso eccessivo di “cose” non sempre essenziali che recano danno a noi e alla natura.

Che dirvi, iniziate a ragionare quando andate a fare la spesa, abbandonate la pigrizia e pensate e documentatevi. Tra due prodotti cercate sempre quello che vi pare sia più giusto, sia con voi, con la natura e con il portafoglio. (Da non dimenticare anche il giusto legato all’etica, cioè cercare di comprare prodotti dove la mano d’opera non viene sfruttata, ma questo tema meriterebbe un post tutto suo)

Io continuo con la mia ricerca, mi documento sul web e faccio le mie scelte. Spero di potere condividere con voi qualche buon risultato.

27 agosto 2012

Controsenso!!!

E’ più facile chiudere una strada alla bici (e ai ciclomotori) che metterla in sicurezza!
La questione mi manda un pochino in bestia, la bici simbolo di libertà, un mezzo che ti accompagna ovunque non può salire per questa strada solo perché l’asfalto è rovinato! Questi cartelli servono solo per lavarsi la coscienza, dubito che si mettano a fare le multe ad un ciclista, ma almeno se cade sono cavoli suoi!

Che dire siamo in Italia, nello specifico ad Imperia strada Colle d'Oggia

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23 agosto 2012

Coraggio?

Voi leggereste il giornale tranquilli su questo terrazzo?

Dalla foto non si capisce molto lo strapiombo!!!! Vi assicuro che è inquietante! Da paura!

Terrazzo

26 luglio 2012

Il mio mezzo full optional!

Caratteristiche tecniche:
- chilometri con un litro: infiniti
- bollo gratuito
- rata dell'assicurazione compresa nel prezzo
- sistema che permette di restare in forma, più si utilizza il mezzo e più ci si allena
- parcheggio gratuito e sempre disponibile
- accesso alle zone a traffico limitato
- ideale nel traffico grazie alla sua guida agile







30 maggio 2012

Il bucato di una volta

 

Alle volte si pensa che il bello di una vacanza sia quello di andare a vedere posti nuovi, belli e famosi.
Oggi vi voglio mostrare una delle cose che mi ha colpito di più della nostra ultima vacanza.

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Nel centro di una famosa città di mare: un prato, un lavatoio e una stesa comune.

Un tuffo nel passato, una piacevole scoperta di un luogo di condivisione ancora usato.
Una volta il bucato era un momento di aggregazione, in cui lavorando si poteva parlare del più e del meno e si condividevano i segreti proprio ma spesso altrui.
Ora il bucato è solo un momento di “scelta del programma” e forse ha perso il suo fascino (anche se per me la lavatrice resta sempre uno dei pochi confort a cui so che farei fatica a rinunciare).

Con questo post spero di incominciare a pubblicarne altri sull’argomento bucato-detersivi-inquinamento.

A presto

28 marzo 2012

il paradiso é dietro l'angolo!

Delle volte non serve fare mille  chilometri o prendere un aereo per scovare qualche luogo paradisiaco.

Questo è quello che ho visto io facendo due passi in pausa pranzo. Raramente mi capita di soffermarmi a contemplare la bellezza che mi circonda durante il trambusto della settimana, ed é uno sbaglio. ieri due minuti di contemplazione mi sono bastati per staccare e provare il benessere che la vacanza mi trasmette.



27 marzo 2012

Un po’ di amore colorato in città

 

Questa mattina mentre aspettavo il bus, qualcosa ha catturato la mia attenzione, qualcosa che subito mi pareva stonare nel contesto in cui ero.

Mi giro, guardo meglio e vedo questo bel cuore fatto con dei freschissimi fiori colorati.
Un po’ di amore colorato in città fa dimenticare per un attimo il grigiore e la tristezza che la città stessa trasmette

 

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20 marzo 2012

Piccole sorprese in cammino

 

La natura già di per se è una sorpresa.

Se poi la incontri durante una camminata in una mattinata primaverile, allietandosi delle viste mozzafiato che la Liguria propone, la sorpresa è ancor maggiore.

Ma quando arrivi ad una chiesetta solitaria, appoggiata sull’ultimo lembo di roccia prima del mare ed il suono della cornamusa arriva prima della vista del suo esecutore, il cuore inizia a battere forte, la curiosità aumenta e la felicità di questa sorpresa non è misurabile.

Mi piace pensare che il nostro amico suonatore ringrazia a modo suo la natura.

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3 febbraio 2012

Bra - Slow food–Cheese la fiera del formaggio

 

Diario di viaggio: Bra 17 settembre

Le mei aspettative sulla “fiera del formaggio” erano molto inferiori rispetto a quello che poi mi sono trovata davanti una volta arrivata a Bra.

Ho avuto varie interessanti sorprese, prima di tutto la stessa Bra. Raccolta, ordinata pulita e piacevole, luogo ideale per camminare tra le vie degustando la molteplicità dei formaggi che venivano proposti. L’organizzazione della fiera merita un bel dieci, soprattutto per la quantità e qualità dei diversi  prodotti proposti e assaggi offerti, senza la necessità di pagare un biglietto.
La moltitudine di stand pubblicitari che promuovevano solo prodotti o servizi ecologici e/o ecosostenibili sono stati il mio passatempo preferito. Scoprire che esistono plastiche biodegradabili in grado di sostituire in modo ottimale le plastiche sintetiche, non solo per i classici sacchetti, ma anche per tutti quegli utilizzi in cui si ha la necessità di usare plastiche dure, pannolini, assorbenti e molto altro ancora.  Gli stand gastronomici erogavano cibi e bevande solo in piatti e bicchieri in materiali biodegradabili il cui aspetto era identico ai rivali in plastica.

Camminando per Bra, durante la fiera del formaggio organizzata da “slow food” l’ottimismo non poteva che crescere in me, in quanto diventa sempre più ovvio che “se si vuole ci si riesce a vivere in un mondo migliore”, e cosa più importante è una delle poche volte che ho avuto la consapevolezza di non essere da sola a voler cambiare il mondo con la lentezza.

Come si sarà già capito, l’evento era organizzato dall’associazione “Slow food”, in uno degli stand dell’associazione mi sono soffermata a leggere in un volantino la sua filosofia , qui di seguito vi riporto qualche estrapolato, per una lettura completo vi rimando al sito dell’associazione:

“…La filosofia di Slow Food parte dalla riscoperta del piacere attraverso la cultura materiale. Il piacere è quello alimentare, dotto, sensibile, condiviso e responsabile.
Per avvicinarsi a questa conquista, che deve essere di tutti, bisogna innanzi tutto riflettere sulla lentezza, recuperare ritmi esistenziali compatibili con una qualità della vita che deve essere totale.
Non è eresia lavorare perché anche i più poveri ne possano godere.
Dire piacere alimentare significa ricercare le produzioni lente, ricche di tradizione e in armonia con gli ecosistemi; significa difendere i saperi lenti, che scompaiono insieme alle culture del cibo; significa lavorare per la sostenibilità delle produzioni alimentari e quindi per la salute della Terra e la felicità delle persone…”

Vi saluto proponendovi qualche piccolo scorcio di Bra.

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1 febbraio 2012

Neve!

 

La neve mi piace.

La neve fa fermare, fa rallentare, fa cambiare la routine giornaliera.

La neve ci ricorda che chi comanda è la natura.

E dopo questo piccolo elogio alla “neve” torniamo al perchè di questo post.

Mi sono resa conto di aver trascurato il mio blog, il mio diario dei pensieri. Il blocco è stato solo un silenzio digitale, ma non cartaceo. La mia mente frulla in continuazione.

"Troppe cose da fare e poco tempo a disposizione"


Cavoli! Che nervoso!

Alla fine anche io sono finita per pensare e dire questa frase, parole che dette da altri mi hanno sempre mandato in bestia ed ora eccomi qua a nascondermi dietro a questa banale scusa. Mi rattrista pensare di far parte del club “non riescono mai a trovare il tempo per le cose che vogliono, ho sempre qualcosa di più importante e meno divertente da fare, sempre solo obblighi, doveri e pochi piaceri”

Per fortuna la neve è arrivata, e mi ricorda che devo rallentare, punzecchia il mio ego e mi fa notare che anche senza di me il mondo va avanti benissimo.

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