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22 ottobre 2011

Un nuovo modo per lavare i piatti

 

E’ arrivata la stagione ideale per accendere la stufa a legna la sera.

Mi piace un sacco la stufa a legna. Mi piace gustare il tepore vicino la stufa, farmi irradiare dal calore che pian piano distende tutte le tensioni dei muscoli e permette di rilassarmi. Ho imparato a cucinare su di essa, le pietanze hanno un gusto diverso, non so spiegare in cosa, ma vi posso assicurare che i piatti cucinati usando la stufa a legna hanno un sapore diverso.

Oltre al piacere fisico che la stufa può offrirvi, esiste anche il piacere ecologico ed economico, ad esempio  prima di lavare i piatti scaldo l’acqua in una pentola. Quando è bella calda la verso nella bacinella e lascio i piatti in ammollo per un pochino in modo che il caldo dell’acqua faccia già la sua parte e a me resti meno fatica. Lavare le stoviglie diventerà molto più facile ed ecologico.

I miei sono solo piccoli accorgimenti per sfruttare al meglio le energie. Se ognuno di noi facesse del suo meglio, anche se in piccoli gesti, si risparmierebbero un sacco di energie e di soldi.

Dimenticavo un altro consiglio importante, non buttate giù per il lavandino l’acqua usata per cuocere la pasta, mettetela nella bacinella usata per lavare i piatti, e scoprirete che grazie al suo potere sgrassante, vi ritroverete ad usare meno detersivo.

Se volete altri consigli su come non sprecare l’acqua guardate qui.

 

21 ottobre 2011

Io differenzio, tu????

 

Questa foto è stata scattata a Bra in occasione della fiera del formaggio. Bra è una città slow, è la città in cui Pedrini ha concepito la sua idea di “slow food”.

Dedicherò in futuro un post a Bra, allo slow food e alla fiera del formaggio. Ho passato proprio una bella giornata passeggiando per Bra.

Io differenzio!
Lo faccio anche se certa gente prova a scoraggiarmi dicendomi che è una cosa inutile, in quanto tutta la spazzatura alla fine viene messa insieme. Io non ci credo, e non ci voglio credere. Non voglio che la mia pigrizia faccia si che io dia retta a questo modo di pensare. Non bisogna trovare alibi se non si ha il coraggio o la voglia di differenziare.

All’inizio può sembrare difficile fare la raccolta differenziata, tutti quei sacchetti diversi in casa e i bidoni mai troppo vicini. Ma bisogna essere onesti con noi stessi, spesso ci troviamo ad usare la macchina per mille motivi, anche futili, e ci scandalizziamo se per buttare la spazzatura differenziata abbiamo bisogno di essa. Lo ammetto, spesso i comuni non incentivano la questione, mettendo quei pochi bidoni lontani e dislocati in modo strano.
Un pochino di nervoso viene anche a me quando per trovare un raccoglitore di lattine devo far un chilometro in più rispetto agli altri bidoni, o quando vetro e plastica sono su un marciapiede e la carta è sull’altro a 100 metri di distanza.
Ma se una cosa è giusta la si fa.
Se si è giovani e non si hanno problemi motori non sono quei 100 metri che possono distruggerci fisicamente.

Tornando da lavoro mi capita spesso di vedere gente che con il proprio sacchetto esce di casa per andare a buttare la spazzatura differenziata.

E allora mi  viene in mente un modo per promuovere la raccolta: bisogna considerare questo momento come un rito di fine giornata che permette di fare una passeggiata piacevole per le proprie vie, come per chi porta il cane fuori.

Quindi non fatevi fermare dalla prima difficoltà e differenziate.
Se potete, quando acquistate, cercate la confezione con meno ingombro e in caso di dubbio scegliete anche in base al materiale più naturale.
Informatevi bene dal vostro comune cosa differenzia e in quale bidone lo potete buttare.
Differenziare è un dovere civile, come lo è non sprecare.

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17 ottobre 2011

Treni su, treni giù


Treni che vanno, treni che vengono.
Treni che vedi con la luce pulita del mattino, treni che vedi con la luce fioca della sera.
Treni che ci avviano all'inizio della giornata, treni che ci conducono alla conclusione di un giorno
 



 

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12 ottobre 2011

Eppur si muove


Il libro che sto leggendo in questo momento mi ha riportato alla memoria una cosa che sapevo ma che ormai avevo dimenticato.

"La terra ruota ad una velocità di 30 km al secondo"

Questa notizia mi ha colpito. Mi ha colpito per due aspetti, uno per il suo lato scientifico, per quella insoddisfazione di non poter concretizzare questa scoperta, di non poter percepire in nessun modo l'accelerazione della rotazione. Il secondo aspetto è prettamente personale: mi domandavo come mai quando si impara una nozione, lo stupore che essa può provocare, dipende dal periodo in cui si fa quella scoperta. Dal mio stupore odierno, posso dedurre che, quando affrontai per la prima volta la teoria della rotazione della terra, la cosa non provocò in me quel brivido provato oggi leggendo il mio libro, altrimenti ne sarei certa, me ne sarei ricordata!
Peccato non aver affrontato la carriera scolastica con questo spirito, con la voglia di imparare e voglia di lasciarsi stupire, sicuramente il percorso scolastico sarebbe stato più interessante e semplice.



10 ottobre 2011

Wellness nel bosco


Oggi visto mostro dove i caprioli si radunano per sottoporsi a sedute di massaggi con  "scrab"


Cambio di vedetta


Vi ricordate i piccioni di questo post?

Hanno fatto un cambio di vedetta!
Almeno qui possono stare tutti insieme e non su due semafori diversi.

Povero proprietario del furgoncino, il suo mezzo è diventato un bagno per le vedette!

9 ottobre 2011

Prove generali

 

Uno dei miei tanti sogni è quello di fare un viaggio a tappe in bici, dormire ogni giorno in un posto diverso e spostarmi solamente con il mezzo a due ruote.

La bicicletta insegna.

Insegna che per arrivare alla meta ci vuole fatica, che non si sprecano energie inutilmente.

La bicicletta aiuta.

Aiuta a definire i luoghi, quando ci si sposta verso una meta, non si è catapultati direttamente verso l’obiettivo, ma pedalando ci si arriva gradualmente, percependo il paesaggio che cambia pian piano.E’ anche grazie a questo cambiamento che riusciamo a definire meglio un luogo, conoscendo quello che lo circonda, il bello ed il brutto, la vita nel quotidiano… e tanto altro ancora

Quando si è in bici si ha la sensazione di tornare bambini, di assaporare quella sensazione di libertà che si acquisiva quando si iniziava a pedalare, con in venticello sulla faccia.

Ed ecco un piccolo resoconto di una prova generale di vacanza in bici. Per prima cosa vorrei dire che in tutte queste mie avventure non sono mai sola, ma ho al fianco un paziente fidanzato che tollera anche i miei cambi di umore.

Di solito ci si ricorda solo delle cose belle, ma vorrei avvisare, chi come me sta provando a diventare slow, che non è sempre una passeggiata!! Dopo due giorni di pedalata il collo bruciava dal dolore e non vi dico la fatica a stare seduta!!

La meta scelta è stata la ciclabile del Ticino, non siamo partiti da Pavia, ma da 20 km prima, e abbiamo fatto tutta statale fino ad arrivare al ponte che caratterizza questa bellissima città. Sulla nostra strada abbiamo incrociato altri ciclisti, ma non quelli che usano la bici per passione, ma chi lo usa veramente come mezza di trasporto.

L'uso della bici

 

Pavia - ponte

5 ottobre 2011

Io proprio non lo capisco

 

Già, proprio non lo capisco, mi riferisco al messaggio del treno che vedete sotto.

"Treno ad alta frequentazione"

Non dico di non capire il significato della frase in se, ma il motivo per cui viene scritto su tutti questi treni.
Lo giuro, saranno ormai tre anni che su qualche treno compare questo messaggio, sia esternamente che internamente, ed ogni volta che lo leggo mi viene il nervoso e mi faccio sempre la stessa domanda: perchè?

Perchè questo messaggio?
Che informazione da al viaggiatore?
Viene avvisato dal fatto che ci siano tante persone? E dopo che lo sa, che se ne fa?

Non sarebbe più utile che venisse indicata ad esempio la direzione del treno o meglio ancora la prossima fermata? Se proprio non si volesse puntare su un messaggio utile al viaggiatore, potrei anche accettare un messaggio informativo, come ad esempio la temperatura esterna. Saperla non mi sarebbe molto di aiuto, ma almeno ogni giorno avrei la speranza di vedere un messaggio diverso dal solito

“Treno ad alta frequentazione”

 

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4 ottobre 2011

Eppure una volta ci riuscivano...

Eppure una volta riuscivano a vivere e a lavorare senza usare l'elettricità.


Ora siamo persi senza.
Io mi sento persa senza.

Forse non ci rendiamo conto di quante energie vengono impiegate per poter far si che, attaccando una presa alla corrente, succeda il miracolo.

Questo post nasce dalla voglia di non dimenticare  “il non spreco”, perché ho paura che quando una cosa la si da per scontata, come la corrente elettrica, ci si dimentica di tutto quello che vi è dietro e la cosa ci pare dovuto.  Qualcuno una volta mi ha detto: “ormai si inquina poco a produrre energia elettrica e quindi ci possiamo anche permettere di SPRECARLA”. Ma vi rendete conto di che ragionamento siamo capaci a fare noi umani???

Ecco, io vi dico il contrario. Non ha senso produrre più di quello che ci serve.

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3 ottobre 2011

Fate la cosa giusta

Navigando ho trovato questa iniziativa e la trovo fantastica. Spero non sia uno specchietto per le allodole.

Aderendo a questa iniziativa, verrà piantato un albero che pareggerà le emissioni del mio blog. Ebbene si, anche un blog produce inquinamento, aderendo il mio inquinamento dovrebbe essere pareggiato.

 

Che dire, aderite numerosi!

Di seguito vi riporto il messaggio del promotore dell’iniziativa

Dovete sapere che un blog, o un sito internet, produce ogni anno non meno di 3,6 kg di CO2. La nostra volontà è quella di mettere al servizio dei blogger uno strumento che permetta loro di compensare l’inquinamento prodotto durante la loro attività lavorativa, in maniera totalmente gratuita!
Il progetto, sviluppato in associazione con iplantatree.org, prevede che per ogni blogger aderente all’iniziativa venga piantato un albero in zone sotto processo di riforestazione. In questo momento l’area interessata è situata in Germania, dove è prevista la piantagione di 27.000 alberi.
Dovete sapere che ogni albero riesce ad assimilare dai 5 ai 10 kg di anidride carbonica ogni anno. Considerando che la vita media di un albero è di 50 anni, possiamo augurare una lunga ed ecologica vita a tutti i blog aderenti!
Doveconviene.it raccoglie e digitalizza i volantini promozionali di molte catene commerciali ( Unieuro, Leroy Merlin, Ikea solo per citarne alcune), permettendo all’utente di avere tutte le informazioni sempre e ovunque a disposizione; se ad esempio volete conoscete gli orari Mediaworld basta accedere al sito per avere tutte le informazioni cercate.
Ecco alcuni esempi delle catene presenti :
http://www.doveconviene.it/volantino/trony - Volantino Trony
http://www.doveconviene.it/volantino/lidl - Offerte Lidl
http://www.doveconviene.it/volantino/eldo - Volantino Eldo
http://www.doveconviene.it/volantino/leroy-merlin - Volantino Leroy Merlin
Il serivizio di Doveconviene.it non si esaurisce qui, infatti potete utilizzare la pratica applicazione per smartphone ed avere accesso a tutte le informazioni utili, nonché sfogliare gli stessi volantini anche in mobilità.
Doveconviene.it, è amico dell’ambiente perché scoraggia l’utilizzo e lo spreco di carta ed aiuta il blogger più sensibili a contribuire alla tutela dell’ambiente.
Per maggiori dettagli sui progetti di riforestazione visita
http://www.iplantatree.org/project/7